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Il nuovo Decreto Ministeriale relativo ai tetti massimi di spesa per i libri di testo: alcune riflessioni e problemi applicativi.

Di Vittorio Barsotti

Il nuovo decreto MPI n. 28/08 relativo ai tetti massimi di spesa per i libri di testo impone alle Istituzioni scolastiche l'adozione di politiche innovative in questo ambito d'intervento.
Infatti se dal punto di vista dell'utenza la riduzione della spesa per i libri scolastici rappresenta certamente un fatto positivo, tuttavia rimane il dato oggettivo connesso alle necessità proprie di questi sussidi che restano strumenti indispensabili per un'efficace azione didattica.
Inoltre da qualche anno, da parte di molti Collegi dei Docenti si opera già in tal senso sia unificando i testi raggruppati per indirizzo e non per sezioni sia riducendo il numero di quelli indispensabili di cui è obbligatorio l'acquisto rispetto a quelli semplicemente consigliati..

Anche in questo clima di ristrettezza, comunque, a diminuire il disagio delle riduzioni dei tetti ammessi sembrano, però, venire incontro le risorse (relative all'obbligo scolastico), erogate alla fine del 2007 e destinate alle singole istituzioni in relazione al sostegno del nuovo obbligo scolastico.
Infatti una quota di tale impegno (non superiore al 70%) può essere destinata proprio alla dotazione libraria della scuola con finalità di acquisto dei libri da dare in comodato d'uso agli alunni, specie a quelli del biennio dove si va introducendo l'obbligo scolastico.

Ma se tutto sembra funzionare sulla carta, dal punto di vista operativo si aprono raffigurazioni di applicazione concreta che certamente impegneranno le istituzioni scolastiche sul piano organizzativo e logistico.
Infatti, oltre alla scelta dei testi da acquistare (visto che non si possono comprare tutti quelli che servono a tutti gli alunni) e quindi conseguentemente criteriare questa spesa, è necessario allocarli, inventariarli e tenere una conseguente contabilità del prestito gratuito e del comodato d'uso con un apposito regolamento e quindi trovare non solo fisicamente gli spazi necessari, ma anche provvedere a individuare unità di personale presente nella scuola da adibire a questo compito.
Quindi investire, se necessario (ma lo sarà certamente), l'Ente locale di riferimento per avere anche le dotazioni necessarie (scaffali, armadi, ecc.) per garantire all'utenza questo ulteriore servizio che le scuole sono tenute ad offrire.

Piccoli, ma grandi problemi d'ordine logistico che il Dirigente e' chiamato a risolvere, molto spesso senza facile soluzione, là dove c'è scarsità di personale oppure più o meno per indisponibilità dello stesso personale individuato, sia esso ATA o docente. Inoltre sarà certamente necessaria un'integrazione alla contrattazione sindacale perché, anche in questo caso, sarà indispensabile retribuire il personale con il fondo d'istituto.

Senza entrare, però, oltre nel merito di questo nuovo lavoro che ci aspetta, tuttavia potrebbe essere necessario un confronto fra tutti i dirigenti delle scuole della nostra Provincia ed in particolare tra quelli delle scuole superiori per esaminare insieme la questione ed in particolare per individuare:
? le priorità di acquisto dei testi scolastici;
? i criteri, le modalità e le regole del comodato prima di assegnare agli alunni i libri acquistati;
? l'ubicazione del deposito dei testi stessi all'interno della scuola;
? le necessarie richieste agli Enti locali di riferimento per avere le dotazioni strumentali necessarie per questa iniziativa.

L'ANP lucchese intende sensibilizzare i dirigenti, attraverso l'avvio di un confronto interno e con gli Enti territoriali, su queste tematiche d'ordine pratico ma che si legano correttamente con l'obbiettivo più ampio della attuazione in ogni aspetto dell'obbligo scolastico. Per questo, a breve intende promuovere una sorta di assemblea-conferenza di servizio su queste tematiche , anche di concerto con l'USP e i rappresentanti degli Enti locali (Provincia di Lucca e Comune di Lucca), per armonizzare le scelte e uniformare l'iter operativo di questa innovativa questione.

Sperando di avere una positiva risposta, innanzitutto dalla categoria dirigenziale, su queste tematiche si resta disponibili ad un costruttivo dialogo ed a qualsiasi seria proposta per il miglioramento dell'offerta formativa di tutte le nostre scuole anche nel'ambito delle azioni di sostegno dell'obbligo scolastico.

Lucca, 12 marzo 2008
Vittorio Barsotti

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